E' passata tutta l'estate, sono passate le vacanze, è passato settembre con il mio 30esimo compleanno. E' passato tutto senza mai venire qui a scrivere le tantissime cose ed esperienze che ho fatto...Ma ci sono.
Ogni volta che pensavo di scrivere e poi non ci riuscivo mi tornavano in mente le parole che qualcuno di voi mi aveva scritto appena aperto il blog e cioè che la difficoltà sarebbe stata non perdere l'entusiasmo, e riuscire a continuare con costanza in questa avventura. E' proprio vero, è molto difficile ma non ho gettato la spugna. Ci sono, con altri tempi e altri modi. Ci sono.
2° appuntamento con il Giappone
Makisushi:
Una polpettina, cilindrica o conica, formata con l'aiuto di un tappeto di bambù detto makisu . Il Makizushi è il tipo di sushi più familiare alla maggior parte degli occidentali. Generalmente è avvolto nel nori, un foglio di alga seccato che racchiude il riso ed il ripieno. In base alla forma e struttura prende il nome di:
- Futomaki : vedi la ricetta per Futomaki
- Uramaki (rotoli interno-esterno). 裏巻き. Una polpetta cilindrica con il nori all´interno, di dimensioni medie e con due o più ripieni. Il ripieno è al centro circondato da un foglio di nori, quindi uno strato di riso ed una guarnizione esterna di un altro ingrediente, come uova di pesce o semi di sesamo tostati. cit. Wikipedia
Uramaki
(per 12 pezzi)2 fogli di alga nori
riso per sushi precedentemente preparato (vedi la ricetta)
2 rotolini di surimi di granchio
1 avocado
1 cetriolo
1 confezione di Philadelphia
1 vasetto di tonno sott'olio in tranci (per me Asdomar)
sesamo bianco
sesamo nero
1 stuoia di bambù (detto Makisu) - si trova nei negozi asiatici
pellicola alimentare
Preparare una ciotola con acqua e aceto di riso (o aceto di mele) per inumidire le mani
mentre si sparge il riso e che servirà anche dopo per il taglio.
Tagliare a striscioline sottili l'avocado già sbucciato, il cetriolo (usare solo la parte più vicina alla buccia), il surimi e il tonno.
Ricoprire la stuoia di bambù con la pellicola alimentare. Posizionare l'alga sulla stuoia (la parte lucida verso il basso), inumidirsi le mani con l'acqua e aceto e stendere il riso sull'alga, partendo dal centro verso l'esterno, riempendo totalmente l'alga.
Spargere a piacere il sesamo bianco e nero sul riso, senza esagerare.
Prendere la foglia d'alga da una parte e con uno scatto secco e veloce, capovolgerla in modo che il riso sia a contatto con la pellicola.
Posizionare orizzontalmente gli ingredienti sull'alga formando una riga, mettendo gli ingredienti uno sopra all'altro.
Solitamente uso le stesse combinazioni dei futomaki: tonno, avocado e philadelphia; cetriolo e surimi; surimi, avocado e philadelphia. Sono buonissimi anche con tonno fresco, salmone, gambero (cotto o in tempura) combinati con altri ingredienti tipo cetriolo o l'avocado. Si usano di solito massimo 3 ingredienti, tagliando i vari elementi a bastoncino di circa 1 cm di spessore.
Arrotolare come fosse un involtino, alzando il bordo più vicino a voi della stuoia e tenendo fermi gli ingredienti con le dita. Tenendolo sempre ben fermo con le mani arrotolarlo ancora un po' oltre per far aderire bene.
Togliere il rotolo dalla stuoia e posizionarlo su un tagliere.
Bagnare il coltello con l'acqua e aceto durante l'operazione di taglio perchè non appiccichi troppo.
Tagliare il rotolo a metà, in seguito tagliate le due metà in 3 parti. Volendo si può avvolgere il rotolino con una sottile striscia di alga. Ripetere tutto dall'inizio con l'altro foglio di alga per ottenere gli altri 6 pezzi.
Servire con una ciotolina di salsa di soia a parte, wasabi e zenzero candito.
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